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Il sangue non si lava via. Ivo Ragazzini ci svela il mistero di un efferato delitto nel Rinascimento

ottobre30

Lo scrittore Ivo Ragazzini nel libro appena pubblicato Il fantasma di Girolamo Riario spiega non solo cosa successe a Forlì nel Rinascimento, ma anche dove e come fu assassinato Riario.

Il punto di partenza sono le testimonianze recenti nelle cronache forlivesi delle apparizioni di un fantasma con la testa spaccata che stava “danzando” sospeso nel nulla fuori da una finestra del palazzo comunale. Alcuni giorni dopo fu nuovamente avvistato mentre usciva lamentandosi dalle stanze del palazzo. L’autore, indagando quei fatti, è riuscito a identificare a ritroso nel tempo che si trattava di Girolamo Riario, primo marito di Caterina Sforza assassinato in quel palazzo più di cinquecento anni fa.
Riario perì nella stanza detta “delle ninfe” per un regolamento di conti nientemeno che con Lorenzo il Magnifico, dopo aver ordinato a due preti sicari di piantargli un coltello tra la coppa e il collo e fatto stendere con diciannove coltellate suo fratello Giuliano de’ Medici durante la famosa Congiura dei Pazzi nel Duomo di Firenze.

Quell’attentato in parte fallì, ma i fiorentini misero su una compagnia di sicari per vendicare quei fatti. Presero uno a uno tutti i congiurati sfuggiti alla vendetta immediata, e alla fine venne pure il momento di Riario.
La “stanza delle ninfe”, dove fu ucciso, non è più quella che esiste oggi con lo stesso nome dentro il palazzo comunale di Forlì, che fu dipinta settant’anni anni dopo i fatti, ma si trovava in un’ala laterale del palazzo.
La stanza fu fatta distruggere subito dopo il delitto da sua moglie Caterina Sforza, proprio per esorcizzare la violenza di quegli episodi, così gli architetti successivi evitarono accuratamente di ricostruirvi sopra e nascosero quel luogo con un artificio architettonico; ma da ora in poi chiunque può rivederlo, ed è ben spiegato nel libro.
Il racconto, oltre a svelare fatti e misfatti mai narrati, si spinge a confessare per la prima volta perché Caterina Sforza fu falsamente accusata per secoli di aver mostrato le sue vergogne dagli spalti della rocca di Forlì ai suoi nemici che le chiedevano di arrendersi, e come andarono invece le cose.

“Caterina Sforza non fece altro che un gesto simbolico con la mano. Allora quel gesto era detto mostrar la f…, ed era molto di moda come risposta per sfottere qualcuno. Lo facevano praticamente tutti e, a dir il vero, qualcuno lo fa pure oggi, anche se non si chiama più così. Quel gesto lo scrisse pure Dante nella Divina Commedia; per non parlare dell’Accademia della Crusca, che descrive minuziosamente come fare la mossa con la mano”, conclude l’autore.

 

Il Fantasma di Girolamo Riario
di Ivo Ragazzini
MJM Editore – Monza – 1 settembre 2012
Brossura: 148 pagine
ISBN-10: 8867130242
ISBN-13: 978-8867130245

http://ivoragazzini.webnode.it/i-miei-libri-/il-fantasma-di-girolamo-riario/

http://www.forlitoday.it/cronaca/fantasma-in-municipio-e-girolamo-riario-non-un-cittadino-disperso.html

http://www.liberaillibro.com/il-fantasma-di-girolamo-riario-racconto-storico/
Per scrivere all’autore

ivrag@email.it

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